White apple and a leather jacket

White apple and a leather jacket

Milano, stazione centrale. Gruppi di afroamericani ballano e cantano le loro canzoni, fatte di tamburi e sorrisi. Ragazzi cercano di saltare panchine e scale con i loro skateboards. Flotte di persone si scagliano a corsa verso le scale mobili, in preda alla disperazione di perdere il treno. Altre si fermano, invece, ad ammirare i palazzi così alti, in vetro, blu dai riflessi del cielo, che contrastano con il pallore della stazione. E poi ci sono io, che non mi ricordo perchè ero lì, ah si per prendere un tram per andare da tutt’altra parte. Però spesso ho fatto anche io la parte di quella sempre di corsa, di quella che era appena arrivata e non vedeva l’ora di tornare a casa, oppure quella con la smania di partire. Sta volta ho notato persino la mela gigantesca che Dio solo sa perchè è lì. Allora, tra uno stupore un po’ ritardatario e la lentezza di un’uggioso sabato di giugno, ecco il mio look perfettamente ispirato dalla giornata: pallido, minimal e privo di colori. La mia Selma mi ha permesso di portarmi dietro tutto l’occorrente: giacchetta impermeabile pieghevole, ombrellino leggerissimo e il caricabatterie del telefono. I tre indispensabili quando si esce per Milano e non si sa a che ora si tornerà a casa. E piove. Il mio leather jacket – ovvero il chiodo in pelle, di Sammydress – è diventato bianco e si è mescolato alla mia camicetta con la stampa a fiocchetti neri. I pantaloni culotte (che avete già visto QUI) nascondono le bravate mangerecce del venerdì sera prima. Il cappello e i capelli mossi: per forza, perchè – l’ho già detto? – piove. Vi piace il look? Buona giornata a tutti!

White apple and a leather jacket

Milan Central Station. African-American groups dance and sing their songs, made of drums and smiles. Guys try to jump benches and stairs with their skateboards. Fleets of people lash out in the race to the escalators, in despair of missing the train. Other stop, instead, to admire the buildings so tall, glassy, reflecting the blue of the sky, contrasting with the pallor of the station. And then there’s me, I do not remember because I was there, ah maybe to take a tram to go somewhere else. Often, however, I also did part of that always in a hurry flood, the one that had just arrived and could not wait to get home, or the one with the desire to leave. This time I noticed even the giant apple that only God knows why it is there. Then, in a little tardive stupor and a slow rainy June Saturday, here is my look perfectly inspired by the day: pale, minimal and lacking in color. My Selma allowed me to bring along everything I needed: waterproof foldable trench, a lightweight umbrella and the phone power bank. The three essentials when you go out in Milan and do not know at what time you will return home. And it rains. My leather jacket, from Sammydress, has turned white, and it is mixed at my blouse with black ribbons pattern. The culotte pants (which you’ve already seen HERE) hide the edible antics of the Friday night. Hat and wavy hair: of course, because – as I have said? – it is raining. Do you like the look? Good day to all!

Leather Jacket: here | Bag: here | Shirt and Hat: H&M | Culotte pants: no brand